da "Libertà", venerdì 16 novembre 2012, pag. 27
Il "Made in Italy" sembra essere stato uno dei pochi "ammortizzatori sociali" capaci di garantire ancora un volano ai territori, hanno ripetuto esperti ed economisti negli anni più bui della crisi, dal 2008 ad oggi. Il "Made in Piacenza", oggi, conferma il trend. Lo dicono i dati di analisi dei primi sei mesi di vendita dei prodotti piacentini in sei autogrill (Fiorenzuola est, ovest, Somaglia est, ovest, Nure nord, e Trebbia nord): un progetto cui hanno partecipato 19 aziende del territorio, promosso da Provincia, la multinazionale Autogrill, Fondazione Piacenza e Vigevano, Consorzio Piacenza Alimentare, Confindustria, Camera di Commercio. Da aprile a ottobre, è stato di 650mila euro il fatturato delle vendite dei prodotti piacentini da parte del Consorzio Piacenza Alimentare ad Autogrill. Le percentuali di venduto si attestano all'87%.
"Da soli non si va da nessuna parte – ha detto ieri mattina il presidente della Provincia Massimo Trespidi -: progetti come questi dimostrano la coesione e la solidità del nostro territorio. Si sta muovendo tutto un territorio intorno a questa istituzione. C'è un popolo che esprime alti valori di identità e di creatività: parliamo di talenti e di eccellenze. Il nostro saper fare bene arriverà a Expo 2015".
La qualità emiliana e piacentina sembra aver vinto la scommessa del test dei primi sei mesi di Autogrill. Paura di confrontarsi con la leadership di Parma? "Siamo in Emilia, ma guardiamo a Milano – ha rilanciato il presidente -, vogliamo arrivare a Expo 2015 con tutta la nostra cultura. Non siamo secondi a nessuno, non temiamo la concorrenza di nessuno. Abbiamo carte da giocare e el giocheremo con audacia. Il progetto realizzato con Autogrill, forti del successo dei dati ottenuti, sarà il nostro biglietto da visita al tavolo della trattativa con Parma. Diciamo chiaro che, in certi campi, noi siamo capaci di battere i cugini parmensi. Dobbiamo dirlo".
Gli esiti dei primi sei mesi mesi dei prodotti piacentini in Autogrillsono stati presentati nella sala consiliare dell'ente di corso Garibaldi ai sindaci del territorio, ai consiglieri provinciali e ai rappresentanti delle istituzioni. "Non sempre queste iniziative vanno a buon fine – ha ricordato l'assessore provinciale all'agricoltura Filippo Pozzi -, spesso la clientela non percepisce come autentica la proposta alimentare che viene data nelle aree di servizio. L'attenzione alla qualità che abbiamo dimostrato ci ha premiati, nella certezza di dover saper uscire dal circuito agricolo per allargarci su scala più vasta. Per la prima volta il sistema piacentino si è mosso unito e ha scommesso su se stesso".
Il prossimo obiettivo è quello di coinvolgere anche l'autogrill di Stradella. "I piatti consumati? Sette su dieci sono stati piacentini" ha concluso Giovanni Rebecchi del Consorzio. "E, da questa idea, siamo anche riusciti a sviluppare nuove professionalità, con la nascita di WineFood Service, nostro braccio operativo. Abbiamo superato le aspettative". Prossimo risultato, annunciato dai referenti del progetto, sarà quello di arrivare a fatturare un milione e 200mila euro di prodotti piacentini in autogrill nei prossimi mesi.
