Il Consorzio Piacenza Alimentare parte alla conquista del mercato cinese con una delegazione di 8 aziende associate: Antico Mulino di Ottone, Cantine Quattro Valli, La Pizza+1, Torrefazione Musetti, Ma-Vi Trade, Giarola Savem, Molino Dallagiovanna e Steriltom. Si è tenuta a Shanghai la fiera FHC Food&Hospitality China, dal 13 al 15 novembre 2015, il più importante appuntamento fieristico dedicato al settore agroalimentare della Cina, che estende il suo bacino di influenza anche ai principali mercati limitrofi del sud-est asiatico: Corea, Vietnam, Taiwan, Hong Kong e Macao. La fiera è stata organizzata in collaborazione con l’agenzia ICE di Shanghai.
Una recente indagine pubblicata da SACE ha dichiarato che i comparti a più alto potenziale nel settore agroalimentare sono il vino, l’industria conserviera e l’olio d’oliva (50% del maggior export potenziale per un totale di 3,9 miliardi), motivo per cui Piacenza Alimentare e le aziende associate hanno intrapreso l’esplorazione del mercato cinese, dove sempre più forte è la domanda di qualità italiana e di “food safety”.
Le aziende associate si sono approcciate al pubblico di buyers e consumatori cinesi utilizzando la formula della degustazione ed un’intera giornata è stata dedicata alla presentazione delle eccellenze agroalimentari tipiche piacentine. Ciascuno dei soci del Consorzio punta sui propri fattori critici di successo.
Cantine Quattro Valli è già presente dal 2005 nel mercato cinese e si dimostra molto attenta al cambiamento dei gusti e ai sapori freschi e leggeri che sono richiesti. Per Molino Dallagiovanna, già presente in 28 paesi al mondo, la Cina è una grande opportunità di crescita per esportare l’italianità attraverso la pasta e la pizza nella ristorazione in rapido sviluppo. Giarola Savem si dichiara pronta a scommettere sul mercato cinese, dove vuole posizionare i suoi prodotti che si distinguono per particolarità e tipicità (liquori e frutta sciroppata). Ma-Vi Trade vuole portare in Cina il principe dei suoi prodotti, il Grana Padano, e ha sfruttato la missione per consolidare la conoscenza delle differenti leggi e normative che consentiranno di raggiungere questo obiettivo.
Antico Mulino di Ottone, dopo un’analisi delle nuove tendenze di consumo, punta sugli acquisti d’impulso legati al desiderio di dolciumi e propone gustosi biscottini in porzioni monodose. La Pizza+1 vuole offrire ai buyers cinesi la linea tradizionale di produzione dell’azienda, essenza dell’italianità, non solo un prodotto ma anche un servizio. Torrefazione Musetti sostiene di avere grandi aspettative nei confronti dell’export verso la Cina, dove i consumatori hanno dimostrato di apprezzare la selezione di caffè dell’azienda. Steriltom vuole sfruttare le potenzialità della missione in Cina e punterà sulla qualità e sulla tradizione del suo prodotto principale, la polpa di pomodoro.
Di seguito gli articoli riportati da alcuni dei principali quotidiani locali: PiacenzaSera e Il Piacenza.
http://www.ilpiacenza.it/economia/prima-missione-post-expo-piacenza-alimentare-parte-alla-conquista-del-mercato-cinese.html
http://www.piacenzasera.it/attualita/economia-lavoro/dopo-expo-piacenza-alimentare-missione-shanghai.jspurl?IdC=1143&IdS=1143&tipo_cliccato=0&nav=1&id_prodotto=62724&css=