Piacenza Alimentare: sedici aziende a Colonia per sfidare il mercato estero. Dieci saloni specializzati, 150.000 visitatori, 6.500 espositori attesi e tra questi sedici aziende piacentine capitanate dal Consorzio Piacenza Alimentare. Sono questi numeri dell’edizione 2015 di Anuga la fiera dedicata al Food & Beverage che si svolgerà a Colonia del 10 al 14 ottobre. Arp,Citres,Colla,Columbus,Copador, Italfood, La Pizza+1, MaVi Trade, Molino Dallagiovanna, Polenghi Group, Serena, Steriltom, Salumificio SanCarlo, Salumificio San Michele, Torrefazione Musetti, Valcolatte, queste le associate delConsorzio Piacenza Alimentare che hanno deciso di prendere parte ad un appuntamento fondamentale per chi intende stringere nuove alleanze di business ed aprirsi ad un mercato sempre più dinamico. E’ la scommessa dell’internazionalizzazione quella che porta avanti il Consorzio Piacenza Alimentare da ormai 30 anni, unendo oltre 100 aziende che con coraggio e tenacia decidono di investirenella promozione. Ed anche in occasione dell’Anuga le aziende del consorzio hanno fatto la differenza. Con un ingente impegno economico hanno deciso di sfidare gli stand colossali delle multinazionali, presentandosi uniti sotto la bandiera delle eccellenze piacentine. Dai salumi ai formaggi, dal vino al succo di limone, dalle carni fresche alle conserve vegetali per andare fino alla Pizza e ai suoi ingredienti come la farina e il pomodoro, le 16 realtà imprenditoriali che andranno a Colonia sono pronte a far fruttare al massimo il potenziale di una delle fiere dedicate al food & beverage più importanti al Mondo. Non solo una vetrina sul mercato della Germania (che resta comunque molto importante) ma anche una straordinaria opportunità per ampliare i canali di vendita con i cinque continenti.Il segreto? Qualità e innovazione. «Per competere in un mercato pieno di concorrenti la cosa fondamentale è esserci – commenta il presidente del Consorzio Piacenza Alimentare, Sante Ludovico – Il Consorzio non è una bandiera, ma un gruppo unito e reale di imprenditori che ha deciso di lavorare insieme per arrivare con più incisività sui mercati internazionali».
Tratto da Libertà, pagina 6, edizione dell’8/10/15