Il Consorzio Piacenza Alimentare ha organizzato la partecipazione di alcune Ditte piacentine al Marca di Bologna 15/16 gennaio, il Salone specializzato nel settore delle "private label" ovvero delle aziende che producono a marchio commerciale delle imprese della Grande Distribuzione.
"L'andamento della manifestazione – hanno riferito i rappresentanti delle Ditte presenti ( DAF.AL, Salumificio Pianellese, Rebecchi F.lli Valtrebbia, Riverfrut, Formec) ha confermato l'estremo interesse dell'evento che permette di contattare i buyer della G.D. consentendo di perfezionare alcuni contatti già avviati e soprattutto di allacciare nuove relazioni commerciali con altre insegne importanti".
"Molte nostre aziende – riferisce il Dr.Chiesa, direttore del Consorzio e presente alla manifestazione – hanno investito in questo settore e sono in grado di affrontare le problematiche ad esso connesse, anche perché il mondo delle private label acquista ogni anno un'importanza crescente determinata dalla conquista di nuove quote di mercato.
Infatti, la marca commerciale rappresenta per il consumatore, in questi momenti di difficoltà economica, l'occasione di scegliere un prodotto garantito dal nome o dal simbolo del "Gruppo distributivo" ad un prezzo inferiore del 25-30% rispetto a quello di un prodotto di marca industriale."
Da una ricerca presentata a Bologna dall'Università di Parma e coordinata dal Prof. Guido Cristini risulta che il business dei prodotti a marchio del distributore (che sono da 2.000 a circa 4.000 referenze a secondo delle diverse catene distributive) si aggira intorno il 15% del fatturato della G.D. e che le aziende italiane che lavorano e preparano questi prodotti sono più di 1.200; l'ingresso al business delle private label ha aperto nuovi mercati e nuove opportunità a tante PMI. Tuttavia questa quota di mercato (15%) è ancora bassa ed è superiore in ambito europeo solo a quello della Grecia, ed è molto al di sotto a quella di Paesi come la Gran Bretagna (44,6%) o la Spagna (32%), Germania (29%), Francia (28,7%).
"Quindi – sostiene Chiesa – i margini per crescere ancora ci sono e le aziende piacentine che già operano sul mercato in questo comparto, intendono intensificare gli sforzi per rispondere con maggior immediatezza alle esigenze della G.D.".
"Il bilancio della nostra partecipazione – continua Chiesa – è stato largamente positivo. Il timore che il settore nutre in prospettiva dell'andamento economico per il 2009, avvalorato da una situazione di pesantezza economica mondiale, sembra attenuarsi in considerazione della vivacità emersa a Bologna durante la Fiera e del grado di soddisfazione espresso dalle aziende. Questo buon inizio di attività incoraggia l'organismo associativo piacentino ad accentuare la sua presenza in questo comparto e più in generale nell'attività promozionale realizzando un programma corposo e composto da numerose iniziative (fiere, workshop, missioni, incontri d'affari, mostre specializzate nel settore biologico, Borsa dei Vini ecc.) da attuare sulle principali aree geoeconomiche del globo".