Il Consorzio Piacenza Alimentare, in collaborazione con il Consorzio Vini Doc Colli Piacentini ha organizzato il 25 maggio presso il Palazzo dell'Agricoltura un incontro con una delegazione di funzionari cinesi provenienti dalla città di Yantai, capitale dello Shandong. La delegazione era composta dal direttore capo dello Yantai Wine Festival e da alcuni dirigenti del comitato promotore dell'evento.
Lo Yantai Wine Festival, che a settembre sarà alla sua quarta edizione, è un evento che in breve tempo ha riscosso molto successo, e che dopo pochi anni può già vantare 500 espositori e 100.000 visitatori annui da tutto il mondo. La regione dello Yantai è la regione a più alta intensità vitivinicola della Cina e ha prodotto nel 2008 circa 320.000 milioni di bottiglie, coprendo cosi circa il 34% del mercato cinese.
La giornata d'incontro ha permesso di presentare e avvicinare la realtà vitivinicola e agroalimentare piacentina a quella cinese, con l'obiettivo di valutare la possibilità di aprire un nuovo canale con il mercato cinese partecipando all'evento espositivo organizzato a Yantai.
Al termine della mattinata di riunione, il gruppo si è trasferito in visita presso un paio di cantine che hanno dato la loro disponibilità. In particolare, grazie anche al supporto del Consorzio Salumi Tipici Piacentini, l'azienda Fratelli Piacentini di Piacentini Valentino & C. a Ziano ha ospitato un rinfresco a base prodotti tipici. Nel pomeriggio, il gruppo ha poi visitato la vicina Azienda Agricola Zerioli di Zerioli Filippo, proseguendo la degustazione. Gli ospiti cinesi hanno particolarmente apprezzato l'ospitalità piacentina, oltre che la bontà dei vini e salumi offerti.
Fino ad oggi, riferiscono i delegati cinesi, il vino italiano è pressoché assente dalle tavole della loro regione che conta circa 92 milioni di abitanti, mentre invece sono già presenti altri produttori di paesi quali Francia e Germania, Cile e Australia.
Per questo motivo potrebbe essere una opportunità interessante da valutare anche per i vini piacentini di affrontare il mercato cinese da una regione che presenta una buona "cultura del vino" in grado di apprezzare i nostri vini Doc.