Il tema chiave di Anuga 2023-di scena a Colonia dal 7° all’11 ottobre prossimi-sarà la crescita sostenibile, una crescita economica ma anche ecologica, una crescita responsabile che non nuoce e non limita le generazioni future. L’argomento della sostenibilità è qualcosa di serio che punta a dare una svolta alle nostre vite e a migliorarle.
Le parole del direttore di Anuga, Jan Philipp Hartmann, sono da prendere come esempio e fanno capire come la collaborazione fra tutti gli attori, pubblici e privati, sia fondamentale per il raggiungimento di un equilibrio che può portare benefici a chiunque:
“In un’epoca di cambiamenti dirompenti, che influenzano il mercato globale in modo sostenibile, insieme alle aziende espositrici, alle istituzioni leader e agli esperti, ad Anuga offriamo l’opportunità per un intenso scambio di idee e soluzioni. Il nostro obiettivo è fornire una panoramica olistica e internazionale degli approcci per un sistema alimentare sostenibile.”
Nel contesto mondiale moderno le aziende alimentari si trovano a dover combattere con delle sfide sempre nuove e più dure. L’aumento della popolazione e la conseguente impennata della domanda di cibo, la perdita di biodiversità, il cambiamento climatico, l’utilizzo incontrollato di risorse, sono tutti fenomeni che devono indirizzare verso una nuova strategia di innovazione. Questa innovazione, guidata dal principio della sostenibilità, punta ad offrire un nuovo scenario mondiale necessario più che mai in questo momento.
Anche per le nostre aziende consorziate il concetto di sviluppo sostenibile è molto chiaro, e forte è l’impegno per rendere più green i loro processi produttivi. C’è chi riesce ad auto produrre energia elettrica da pannelli fotovoltaici, abbassando sensibilmente le emissioni di anidride carbonica. Altri riescono ad essere più sostenibili attuando strategie di riciclo degli imballaggi, creando packaging con una buona quantità di materiale riutilizzato, e anche chi, per preservare le caratteristiche e gli aromi delle materie prime, dice no all’uso di qualsiasi additivo, conservante o colorante. Queste, sono per l’appunto solo alcune delle pratiche condivise dai nostri consorziati presenti ad Anuga, alcuni dei quali hanno fatto della sostenibilità quasi la loro mission.
Delle tredici aziende, tutte sono accomunate un elevato senso di responsabilità nei confronti delle pratiche ecosostenibili. Essendo tutte realtà che si interfacciano con clienti a livello internazionale si condivide questa presa di posizione nell’innovare i processi produttivi per renderli migliori ed adattarli ai cambiamenti che stiamo vivendo. Citres, Salumificio San Michele e Steriltom ad esempio, grazie ai loro pannelli fotovoltaici riescono a produrre circa il 30-35% dell’energia necessaria per la loro attività. Non solo producono energia pulita ma in questo modo riducono sensibilmente le emissioni di anidride carbonica.
Attenzione non solo ai consumi energetici, ma anche alla salubrità degli alimenti, per Caseificio Valcolatte e Cascina Pizzavacca, che promuovono un modello di filiera corto e super controllato, riuscendo ad offrire i prodotti migliori possibili tutti a chilometro zero nel rispetto della loro stagionalità.
