Il Consorzio Piacenza Alimentare ha organizzato la partecipazione di alcune Ditte piacentine che operano nel comparto del biologico alla 20° edizione del Sana di Bologna (11-14 settembre 2008), la rassegna che rappresenta il principale motore di sviluppo del mercato ecocompatibile in Italia.
Grazie al Consorzio hanno partecipato all'iniziativa le Ditte: Terre di Sangiorgio (conserve e sughi), G.T.C. (paste bio e panela) e la Cooperativa Dolceterra (con la presenza in Fiera del Vice Presidente Carlo Annoni) che, con il supporto della Provincia, ha presentato le Ditte del Consorzio Bio Piace e le Ditte Miranti (salumi), Gardella e Le Sermase (cereali,ortaggi e legumi, miele, carne bovina), Orsa Maggiore (formaggi di capra e pecora bio)quattro cantine con vini bio: I Ronchi di Villò, La Colombarola di Nibbiano, Casa Nova di Pianello e La Travata di Carmiano. Le degustazioni sono state organizzate dal sommellier Ais Umberto Cantù.
"I risultati della manifestazione sono stati soddisfacenti – afferma il Dr. Giuseppe Chiesa Direttore del Consorzio- i nostri stand sono stati molto apprezzati dai visitatori; soprattutto le piccole aziende della Cooperativa Dolceterra hanno avuto un riscontro assai interessante sia per la validità dell'offerta legata alla valorizzazione di un territorio, sia per la presentazione di alcuni supporti di marketing. L'offerta dei prodotti biologici della nostra Provincia è apparsa completa e stimolante mettendo in evidenza il peso del nostro territorio a livello regionale sia per numero di operatori che per superfici coltivate.
"La rassegna – continua Chiesa – ha affermato l'assunto che la caduta dei consumi, per ora, non intacca il biologico. E se il settore resta di nicchia coprendo circa il 3% della spesa alimentare nel complesso, i dati sulle vendite illustrate a margine della Fiera dai Convegni, indicano una crescita in controtendenza rispetto ai prodotti convenzionali. Infatti, in base ai dati elaborati da Ismea, la vendita dei prodotti biologici sono aumentati del 10,2% nel 2007 e del 6% nei primi sei mesi del 2008. Sempre la stessa indagine ha evidenziato che il mercato nel suo complesso raggiunge un valore di circa 2,7 miliardi di euro e che il suo consumo passa ormai per quasi il 50% attraverso la Grande Distribuzione che puntando su confezionati a peso e prezzo fisso evita il verificarsi, per il momento, dell'effetto quarta settimana."
"L'Italia – afferma Chiesa – è anche il primo esportatore mondiale di prodotti bio ed i nostri operatori presenti in Fiera hanno potuto allacciare contatti interessanti con alcune delegazioni estere invitate dall'I.C.E. provenienti da Gran Bretagna, Danimarca, Germania, Giappone, Canada e USA."